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di don Antonio |
Onda dal Pacifico
n. 6
La legge secca
Elezioni presidenziali |
Curiosità e dati
Ogni lingua è viva e si conosce bene
solo vivendola dal di dentro, seguendo gli avvenimenti. Questa volta si
tratta delle elezioni nazionali per un nuovo Presidente, al posto di
Alan García, che concluderà il suo mandato a luglio.
La legge elettorale che regola questo
momento tanto importante per la democrazia in Perù ha un sottotitolo
curioso al numero 390: “Legge secca”. Questo il contenuto: “Dall’ora
zero di venerdì 8 aprile fino a mezzogiorno di lunedì 11, è proibita la
vendita di qualsiasi tipo di bevanda alcolica e si devono chiudere tutti
i negozi corrispondenti. La multa è di 6.000 soles giornalieri
moltiplicato per 30!” Tempi duri per i venditori, forse un po’ meno per
i bevitori che riescono a fare la scorta per celebrare la vittoria del
loro candidato.
Oggi 10 aprile sono proibite tutte le
riunioni dalle otto alle diciassette. La Cattedrale di Huacho ha
modificato gli orari delle Sante Messe (solo 3), chiudendo semplicemente
le porte per lasciare votare in tutta tranquillità.
Approfitto anch’io di questa ‘legge
secca’ per mettermi al computer e scrivere quest’articolo!
Elettori in tutto il paese sono
19.949.915 su venticinque milioni. Nella provincia di Huaura-Huacho ci
sono 143.225 elettori distribuiti in 772 seggi. Peruviani che possono
votare fuori dal paese sono 754.154, soprattutto negli Stati Uniti,
Giappone, Spagna e Italia con seggi nei Consolati. A Milano sarà in una
scuola in zona Piazza Maciacchini.
La scheda elettorale ha tre parti: per
eleggere il Presidente, per i parlamentari al Congresso e per il
Parlamento Andino (tipo Europa).
Sono undici i candidati alla presidenza,
tredici i partiti del Congresso e altrettanti del Parlamento Andino.
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scheda elettorale
seggio elettorale |
Chi vincerà?
Tutte le previsioni dicono che nessun
candidato raggiungerà il 50,1% al primo turno, dando per certo una
“segunda vuelta”, cioè un ballottaggio il 5 giugno.
La scheda elettorale ha i nomi di undici
pretendenti al trono però, cammin facendo, la campagna elettorale e le
varie inchieste hanno fissato l’attenzione su cinque. Con la mia vacanza
in Italia ho perso la prima parte dei dibattiti e delle inchieste che
davano il candidato Toledo nettamente in testa al 30%, seguito da Keiko
sul 20%. Domenica 3 aprile c’è stato il confronto televisivo a cinque
con l’ultima inchiesta ufficiale permessa che così allineava i cavalli
allo sprint finale: Ollanta, Keiko, PPK, Toledo, Castañeda.
Televisivamente il confronto dava come vincitore PPK.
Ecco molto velocemente i profili, con i
due nomi seguiti dai cognomi di papà e mamma.
Alejandro Celestino Toledo Manrique,
anni 65, nato da famiglia contadina a Cabana sulle Ande, laureato in
economia, Presidente del Perù dal 2001 al 2006. Guida la coalizione
“Perù Posible”.
Ollanta Moisés Humala Tasso,
anni 49, nasce a Lima, militare in pensione, fondatore del Partito
Nazionalista Peruviano, guida l’alleanza elettorale “Gana Perù”.
Keiko Sofia Fujimori Higuchi,
anni 35, nata a Lima, figlia primogenita di Alberto Fujimori presidente
del Perù dal 1990 al 2000 (ora è in carcere). Con l’esperienza
parlamentare dal 2006, ora guida il partito” Fuerza 2011”.
Pietro Paolo Kuczynski Godard,
anni 72, nato a Lima, figlio d’immigranti, economista, ministro delle
Finanza in due Governi. Si candida con “Alianza por el gran cambio”.
Nome di battaglia PPK, che si legge pe, pe, ka.
Oscar Luis Castañeda Lossio,
anni 65, nato a Chiclayo, avvocato. Ha guidato come Sindaco la città di
Lima dal 2003 al 2010. Si presenta con il partito da lui fondato
“Solidariedad Nacional”.
Come età si passa dal minimo di 35 con
Keiko a quota 72 con PPK. Una sola donna e quattro uomini. Con genitori
ambedue peruviani doc c’è solo Toledo. Keiko ha i lineamenti giapponesi
dei suoi genitori, come ho potuto notare personalmente incontrando la
sua mamma, Susana Higushi, ricoverata un giorno all’Ospedale di Huacho.
Qui i giapponesi li chiamano semplicemente “cinesi”, perché tutti hanno
gli stessi occhi a mandorla
Humala e Castañeda hanno papà peruviano
e mamma di origine italiana, mentre PPK ha papà polacco e mamma
francese, emigrati dalla Germania al Perù nel 1935.
Sinceramente mi piace questa fusione di
culture che formano il Perù degli anni duemila.
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manifesti elettorali
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Una barzelletta politica
Le battute, anche feroci, le caricature,
le frasi a effetto, i colpi bassi e le barzellette fanno parte delle
campagne elettorali libere e democratiche di tutto il mondo.
Ne trascrivo una, trovata venerdì 8
aprile su Ecos, un giornale di Huacho di un migliaio di tiratura.
“Il ginecologo dice a una partoriente:
“Signora, manca poco a dare alla luce il suo bebè, che nome le darà?” “
Dottore, abbia pazienza, sto aspettando che passi il giorno 10 di
aprile, quello delle elezioni?” “Perché? Che c’entrano le elezioni?”
“Dottore, il nome del bambino sarà quello del vincitore delle elezioni,
quello del nuovo Presidente!”. “Signora, non vorrà mica chiamare suo
figlio Toledo, PPK, Ollanta, Keiko? ” “Dottore, mi ascolti bene. Se
vince Castañeda, lo chiamerò ‘Milagros=Miracolo’. Se vince Toledo, lo
chiamerò ‘Consuelo=consolazione’. Se vince PPK, lo chiamerò
‘Victoria=vittoria’’. Se vince Keiko, lo chiamerò ‘Dolores=dolore’. Se
vince Ollanta, lo chiamerò ‘Socorrrroooo=aiutoooo’!
Pace e buona salute a tutti fino a
domenica 10 aprile”.
Non ho diritto di voto qui in Perù, ma
mi sarebbe difficile scegliere non avendo ancora una conoscenza
sufficiente della storia, dei personaggi, delle ferite o delle
aspirazioni profonde della gente. Sto sempre imparando qualcosa. |
la stampa |
Le torri della Cattedrale tremano
C’era già stata qualche nube
all’orizzonte e anche la coincidenza con il giorno 11 di marzo del
terremoto del Giappone non mi sembrava di buon auspicio per l’inizio dei
lavori.
Appena si è finito di circondare il
cantiere e di mettere in moto il caterpillar per gli scavi, sono nati i
problemi con cinquanta e più muratori a premere per essere assunti, con
toni, diciamo, un po’ forti. Scatta subito l’allarme e il tentativo di
capire che cosa succede, prima che siano sfondati i cancelli.
Inizialmente mi sento coinvolto, trattandosi della Cattedrale, tanto da
partecipare alla prima fase di colloqui con il Sindacato ‘Costruzione
Civile’, forte di 300 iscritti.
sotto controllo
Ci sono fatti gravi alle spalle –
precedenti invasioni – non ancora risolti che gettano subito un’ombra
pesante sulla trattativa. I giorni passano, l’opera si paralizza, le
minacce crescono, slogan e cartelli, vola qualche sasso, la polizia si
mette in moto e sotto la sua protezione si stanno gettando le
fondamenta
.
duro lavoro
Giunge anche qui l’eco della guerra in
Libia e del coinvolgimento italiano. Quanto è difficile incontrare
cammini di pace nei rapporti umani in famiglia, nel lavoro,
nell’economia, anche sotto il campanile di casa.
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preparando le colonne e
le armature
l'architetto controlla
la forza |
Voglia d’italiano per 103
Stanno ancora bussando alla porta per la
voglia di imparare l’italiano. Sono 103 gli iscritti all’Istituto San
Francesco di Assisi per la lingua italiana, suddivisi in tre anni di
studio, 53 per il livello basico, 25 per l’intermedio e 25 per
l’avanzato. Questo mi rallegra da una parte e mi preoccupa dall’altra,
costringendomi a strutturare come scuola vera quell’idea nata nel 2009
di imparare così in famiglia, alla buona. Le aule della parrocchia ci
sono, ma mancano professori “madrelingua”, a parte il sottoscritto.
Qualche collaboratore l’ho trovato, soprattutto per non chiudere la
porta alle nuove generazioni sotto i 18 anni, accettando chi vuole
imparare per ricongiungersi alla sua mamma che lavora in Italia. Alcuni
dei “minorenni” sono della quinta generazione di discendenti d’immigrati
italiani e vogliono conoscere la cultura dei loro antenati. Tra loro c’è
Giordano che ha fatto una ricerca sul suo albero genealogico arrivando
fino al capostipite, nientemeno che uno dei garibaldini “Cacciatori
delle Alpi” che partecipò alla Battaglia di San Fermo sopra Como nel
1859 contro gli austriaci. Non dimentichiamo che Garibaldi si era
rifugiato in Perù nel 1851, con un’accoglienza calorosa da parte della
“fiorente colonia italiana” di Lima.
Martedì 12 c’è stato un black out
elettrico costringendomi a finire le elezioni in anticipo per il buio.
Come tutti gli studenti del mondo, anche i miei erano felici del
contrattempo, tranne quelli dell’intermedio che hanno dovuto festeggiare
al lume di candele il compleanno della più giovane alunna,
Ersilia, di 89 anni. L’atmosfera era romantica, con il desiderio di
festeggiare alla grande il prossimo anno quando raggiungerà i novantanni!
S’impara l’italiano anche vedendo un bel
film in bianco e nero degli anni 50: “Vacanze Romane” con Gregory Peck o
festeggiando i 150 anni dell’Italia indipendente, proprio nel secondo
giorno di scuola. In programma c’è la festa della liberazione del 25
aprile con Pasquetta, l’uovo di Pasqua, la colomba e magari un piatto di
lasagne, sperando che non vengano tutti i 103 alunni!
alunna e direttore
verso i 90
buon compleanno |
Italia nel mondo
maglie Grog per campo 70
croce in collina
chiesa nel
deserto |
Ultimi aggiornamenti elettorali
Si va al ballottaggio! Si voterà ancora
domenica 5 giugno.
Le maratone televisive non sono mancate
con tutto un susseguirsi di dati sopra dati e di proiezioni, con una
costante fin dall’inizio: Ollanta è in testa a quota 30 per cento. Tutta
una notte di comunicati alterni per decidere chi sarà il secondo per il
ballottaggio, con alternanza di sorrisi o di lacrime nell’altalena dei
risultati.
La mattinata dirada le nebbie notturne
con il responso definitivo che dà alla giovane Keiko la possibilità di
ribaltare il risultato. Resta al terzo posto e PPK, il professore che
piace ai giovani, fortissimo nella città di Lima, debole sul territorio.
Delusi Toledo e Castañeda con i giovani figli di quest’ultimo che
scoppiano in lacrime: avevano sognato anche loro.
Ecco i risultati ufficiali pubblicati
mercoledì 13 aprile. Vince Ollanta con 4.500.000 voti e il 31,731 di
percentuale, segue Keiko con il 23,476 %, fuori del ballottaggio PPK al
18,565%, Toledo al 15.565% e Castañeda al 9.857%.
Nel clan di Huacho della “Nuova famiglia
italiana” c’é gioia per un membro che ottiene un posto da Parlamentare
al Congresso vincendo nettamente a livello regionale con 20.762 voti di
preferenza. Si chiama Manuel Salvador Zerillo Bazalar, sposato con la
signora Tasso, cugina di Ollanta. Ha 59 anni, impresario con vari
pescherecci che dalla baia di Huacho vanno anche in alto mare. Ha
partecipato alla cioccolattata degli italiani a Jaiva, nel dicembre
scorso, distribuendo panettoni con semplicità e allegria. Gli chiederemo
di mettere nell’agenda del Congresso la cioccolattata con i bambini
della valle di Ambar, prevista per il 15 dicembre 2011.
Se parteciperà, prometto di sedermi a
tavola con lui per mangiare anch’io il tradizionale cuy (porcellino
d’India), per la prima volta.
manifesto di vittoria
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Zerillo alla cioccolattata
peschereccio di Zerillo
pescherecci alla baia |
Verso la Pasqua
I lavori in corso per le torri della
Cattedrale creano qualche piccolo disagio anche all’interno della
parrocchia, come l’uscita o l’entrata delle statue per le tante
processioni della Settimana Santa. La fede e le tradizioni non si
fermano per così poco, resta alto l’entusiasmo delle varie confraternite
che animeranno tutti i riti con la loro presenza dentro e fuori della
Chiesa. L’elegante depliant del programma è in distribuzione forte di
seimila copie per raggiungere anche gli alberghi dove arriveranno i
turisti, soprattutto dalla capitale Lima per gustare la Settimana Santa
di Huacho.
A fianco dell’altare già è pronta la
statua della Madonna Dolorosa, sempre con le sue sette spade d’argento
che le trafiggono il cuore, mentre il suo volto, giovane e sereno,
ispira fiducia a tutti quelli che soffrono ferite di corpo o di anima.
E’ sempre la Madonna a muoversi per
prima per le strade fin da venerdì 15 aprile, per invitare, con dolcezza
e cortesia, tutti i cittadini a vivere con suo Figlio Gesù i giorni
drammatici della Passione. Cammina con il suo manto nero in attesa di
rivestirsi di bianco alla processione della mattina di Pasqua per
incontrare suo Figlio Risorto.
Prontissimi sono anche i cinquanta
giovani attori del teatro “Gesù di Nazareth” in programma lunedì 18
davanti al nuovo Palazzo del Municipio. Avranno due repliche
straordinarie, una al Carcere di Carquin e l’altra al nuovissimo centro
commerciale Plaza del Sol. Pubblici così diversi, ma ugualmente
bisognosi di quel Gesù che vuole condividere tutte le esperienze umane,
per arrivare a dire a ciascuno la parola magica della mattina di Pasqua:
“Pace a voi".
tovaglia da Greco
Vicini o lontani, a Huacho o a Milano o
in Mozambico, lasciamoci coinvolgere da questo suo pressante invito,
perché ciascuno di noi possa vivere la “sua Pasqua”.
Buona Pasqua a tutti, tutti, tutti.
Don Antonio Colombo
Huacho, 16 aprile 2011 |
per la messa del gallo
chierichetti con "San
Domenico Savio"
Bona Pasqua |
fiori autunnali di Pasqua |
primavera o autunno? |
Nunzio Musaró e Vescovo |
peschi in fiore |
Ti guarda e ti ama |
tra i ragazzi |
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