Scintille dal Perù nel luglio 2008 Il Cardinale Tettamanzi felice in Perù |
torna alla pagina di don Antonio Indulgenza plenaria in latino Dal Vaticano, in data 2 luglio 2008, arriva la bella notizia che si concede l’Indulgenza plenaria e la benedizione papale per il Giubileo di Huacho. Solo che è scritta in latino. “Padre Antonio, lei che sa le lingue ci traduca questo decreto?” E’ vero che ho detto la Messa in latino per tutto il mio primo anno da sacerdote nel 1964, ma di tempo ne è passato e ci vorrebbe almeno un vocabolario latino! Alla fine in una parrocchia sulle montagne delle Ande l’ho trovato, ma è latino – tedesco! Il parroco padre Wilfredo mi presta anche quello tedesco – italiano. Ho sudato molto, ho perso qualche ora di sonno, ma ce l’ho fatta passando dal latino al tedesco, poi dal tedesco all’italiano con il passaggio finale dall’italiano allo spagnolo. Così il Cancelliere vescovile Monsignor Carlo Gomez ha potuto leggere solennemente tutto il decreto nella Messa del Giubileo con il Cardinale Tettamanzi pronto a dare anche la Benedizione Papale! Un chilometro di allegria per il Cardinale Così martedì 15 luglio alle 10.30 Huacho ha accolto Il Cardinale Tettamanzi: l’ha fatto salire su un fuoristrada giapponese perché percorresse il chilometro verso la Cattedrale salutando a destra e a manca gli studenti di 25 collegi allineati sul percorso. Un elegante striscione plastificato diceva: “Benvenuto Cardinale, Milano e Huacho sono uniti con la Madonna”. Con i 25 collegi si passava dai bambini di quattro anni – con le loro maestre e mamme felici- ai giovanotti di 17 anni, con almeno 5 bande musicali studentesche in eleganti divise. Mentre un altoparlante dava il ritmo della festa, piccoli e grandi sventolavano tre diverse bandierine, bianco e giallo del Papa, rosso e bianco del Perù e il tricolore dell’Italia. Il clima di gioia e allegria ha segnato tutta la mattinata, compresa la Santa Messa in una Cattedrale strapiena, da grandi occasioni, pur essendo un giorno feriale.
Dal Sindaco ha ricevuto la cittadinanza onoraria, con le chiavi dorate della città, mentre due Università hanno riconosciuto il suo valore nel campo educativo e culturale, con una medaglia e una pergamena. Che fatica raggiungere la sacrestia impegnando allo spasimo una improvvisata guardia del corpo, perché tutti volevano la sua benedizione: un piccolo segno di croce sulla fronte. Il Cardinale era felice, cercando soprattutto di accontentare i piccoli. Con le autorità e con un bambino Tutto era ben predisposto per il pranzo nella sala Paolo VI con un menù peruviano non piccante, condito dalla cordialità dell’ambiente e dai discorsi di Vescovi e autorità. Tutti hanno sottolineato di sentirsi onorati di una visita tanto importante che nello stesso tempo lasciava l’impressione bella di familiarità semplice e vera. Il Cardinale si è lanciato in qualche frase a mano libera in spagnolo, riscuotendo applausi. Un’ora di riposo per riassorbire le sette ore di fuso orario diverso dall’Italia e poi subito un incontro con i laici. Qui si è trovato a suo agio nel rispondere a tante interessanti domande formulate dai diversi gruppi e movimenti. A suo agio si è trovato anche un bambino di 5 anni che si è seduto al suo fianco per dirgli una poesia. Poi si sono messi a conversare loro due, non si sa in quale lingua, certo quella dell’amore evangelico più genuino. I canti gioiosi dei vari movimenti hanno fatto da antipasto al Concerto serale. Due ore di musica serena Ero a fianco del Cardinale durante il concerto del coro e della orchestra sinfonica del Collegio dei Mercedari, notando come gustasse ogni pezzo, grazie alla sua sensibilità musicale da eccellente organista nei tempi del Seminario di Venegono. Era meravigliato dalla bravura di questi ragazzi e giovani che hanno occupato due ore con musiche dal classico al moderno, fino al criollo e afro - andino, sfoggiando belle voci e pezzi di bravura strumentali. In dono ha ricevuto un poncho di puro alpaca, un animale che vive proprio sulle Ande peruviane. Se si potesse pubblicare la foto… stava bene, elegante, scic.
La piazza della città ha voluto la sua presenza, offrendogli uno spettacolo di fuochi di artificio da gustare sotto i propri occhi, senza alzarli verso il cielo, grazie a una tecnica chiamata “a castello”. Luci, colori e botti hanno polarizzato per mezz’ora la gente incantata. La Madonna del Carmine Mercoledì 16 luglio l’appuntamento in ogni angolo del mondo cattolico è con la Madonna del Carmine. Il Cardinale si trova pronto, dopo avere incontrato i seminaristi e aver fatto una cosa ormai impossibile nella sua Diocesi di Milano: benedire un Seminario minore. Usando sue parole: “Abbiamo pregato nel raccoglimento, mentre vicino passavano macchine e camion. Un tempo per fermarsi e riflettere che non è in contrasto con il tempo per correre e lavorare”. Così con positività ha vissuto la Messa all’aperto in uno spiazzo ricavato a fatica per 4000 fedeli innamorati del loro Santuario mariano, stretto tra un ponte sul fiume Huaura e una collina sabbiosa. Due i punti alti della celebrazione: la Consacrazione della Diocesi alla Madonna e la Coronazione della Madonna e del Bambino Gesù dipinti sul quadro miracoloso. Si notava commozione sia nel Cardinale che in tutta la gente che poi è scoppiata in un lungo applauso liberatorio. La Madonnina del Duomo di Milano non si sarà certo sentita offesa, tanto è sempre Lei, sicuramente contenta di avere figli che Le vogliono bene anche sulla costa dell’Oceano Pacifico. Don Antonio Colombo Perù, Huacho 17 luglio 2008 |
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