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onda dal peru' n. 17

La campana del Papa Benedetto XVI

 

La più grande delle otto nuovissime campane porta un nome: Papa Benedetto XVI. Solennemente benedetta dal Cardinale Carlos Amigo di Siviglia, circondato da due padrini, ha suonato a festa per 28 giorni, precisamente da domenica 13 gennaio fino al sussulto di lunedì 11 febbraio, quando velocissimamente da Roma é arrivata l’annuncio scioccante: il Papa rinuncia!

 

la Campana del Papa

 

la campana di papa Benedetto XVI

Consacrazione della Cattedrale

Una data veramente storica, che entra negli annali, é quella di domenica 13 gennaio 2013 con la consacrazione della nuova Cattedrale di Huacho. Nuova rispetto a quella antica, semidistrutta dal fortissimo terremoto avvenuto alle ore 16.45 del 17 ottobre 1966 e demolita totalmente dall’Esercito peruviano nel 1967. Nuova rispetto alla parte strutturale muraria, costruita a partire dal 19 giugno 1969 con la prima pietra benedetta in Vaticano da Paolo VI  e conclusasi il 31 dicembre 1999 con l’inaugurazione della torre, sotto la guida del Vescovo Monsignor Lorenzo León Alvarado.

La nuova o meglio la nuovissima, che porta la firma del Vescovo Monsignor Antonio Santarsiero, é stata realizzata in due fasi, quella interna del 2008 con gli altari intagliati e dorati e quella esterna iniziata nel  2011 con un chiostro, una splendida vetrata, una cripta e soprattutto la ricostruzione della facciata “neo coloniale”.  Le campane hanno dato il tocco finale, in la maggiore.

La prima fase era stata solennemente benedetta dal Cardinale Dionigi Tettamanzi, nell’agosto 2008, in una indimenticabile visita che resta ancora viva nel cuore dei fedeli.

Per la seconda fase, Il Vescovo da tempo sognava di invitare l’uno o l’altro Cardinale, spaziando dal Perú alle Filippine. Una mattina, poco dopo Natale, convocò urgentissimamente una Curia allargata per proporre quasi di getto: “ Io ho in mente il Cardinale Amigo, spagnolo, di Siviglia, voi che ne pensate? La data potrebbe essere il 13 gennaio, siamo quasi sotto, ma voi  che ne dite?” Un attimo di perplessità, Il tempo di guardarci negli occhi per dire uno dopo l’altro: “ Va bene, Monsignore!” “Allora mettiamoci subito al lavoro, tu fai questo, tu pensi a quello...”. Qui é tempo di vacanze, scuole chiuse e caldo estivo, ma quando c’é da correre, si corre. Velocemente si colloca la pesantissima  statua in bronzo di Papa Giovanni Paolo II sul suo piedistallo alto un metro, sempre con le buone maniere, senza strumenti meccanici moderni. Dodici uomini nerboruti, un architetto, una piccola folla di curiosi, qualche palo di legno, mezzi di fortuna svariati, tre o quattro tentativi a vuoto ed ecco il miracolo: il Papa é lì diritto in piedi, benedice e sorride. Tutti si asciugano  il sudore e l’architetto tira un grosso respiro di sollievo!

forza tutti insieme

 

la cattedrale distrutta dal terremoto nel 1966

  ricostruita nel 2000

 

 e la nuova consacrata nel 2013

 

Un Cardinale alto alto

 

Da un anno era stato invitato il Cardinale Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo emerito di Siviglia, 78 anni,  per guidare la tradizionale Settimana Teologica della Diocesi, che riunisce sempre più di duemila persone. Volentieri ha accettato Il piccolo cambio di programma: dedicare la Cattedrale e consacrare l’altare nuovo a 47 anni dal terremoto.

Domenica 13 gennaio, al sole del tramonto, la sua imponente figura con la mantellina color porpora spicca da lontano mentre avanza tra folla gioiosa nella Piazza d’Armi della città.

Lo accompagnano tre Vescovi, il nostro Mons. Santarsiero, il presidente della Conferenza episcopale peruviana, Mons. Salvador Piñeiro, e il Vescovo di Chimbote, Mons. Angel Simón Piorno, una trentina di sacerdoti, una settantina di suore, due deputati del Congresso, autorità civili, militari, imprenditori, migliaia di fedeli e anche l’immagine della Madonna del Carmine portata a spalle dalla sua confraternita.

Si comincia alle 18 per terminare alle 21, tre ore che scorrono veloci in tranquillità e gioia. Ogni benedizione prevede la presenza di due padrini che stringono nelle mani il nastro bicolore che devono strappare. Questa volta non ci sono le bottiglie di champagne da spaccare in segno augurale. Si comincia con l’artistica recinzione metallica, si passa alla maestosa statua del Papa Giovanni Paolo II, si scende nella cripta, dove saranno traslati un Vescovo e un santo sacerdote parroco, si raggiunge la torre con 4 campane piccole, quella con 4 campane grosse, senza raggiungere però la torre più alta con i quattro quadranti dell’orologio. Il Cardinale benedice dalla balconata - da dove si gode un magnifico panorama fino al mare - tutti i fedeli che riempiono le gradinate, l’atrio e già hanno oltrepassato le porte della chiesa per essere accaparrarsi un posto.

atrio strapieno

 

guardando giù 

brindisi alla Cattedrale 

cancellata con padrini

Collocando le reliquie

cardinale alto alto

cappello cardinalizio, mio o tuo?

cardinale in corteo

Microfoni in tilt

Organizzazione quasi perfetta, ci si é dimenticati solo della lapide ufficiale, tanto nessuno se ne accorge, non essendo prevista la presenza di padrini. Ben 60 coristi si sono piazzati, per la prima volta, sulla nuovissima cantoria preparata per loro. Tutto sembra funzionare bene con il solenne canto che accompagna i celebranti verso l’altare. Io mi trovo felice nella processione quando comincio a sentire uno strano fruscio uscire dagli altoparlanti, il rumore cresce e si sente un botto: é saltato metà impianto audio. La mia concelebrazione si ferma lì. Velocemente raggiungo la centralina in crisi per tentare di riattivare le connessione con i tecnici in panico. Quasi tutta la Messa continuerà a basso volume. Ci salva la millenaria liturgia della chiesa che non perde il suo fascino, parlando con segni, mentre regna un silenzio incredibile dentro e fuori della navata. Per la Dedicazione di  una chiesa, i momenti centrali sono tre: il posizionamento delle reliquie dei santi nella pietra sacra dell’altare, l’unzione delle 12 colonne della chiesa e l’accensione del braciere con grossi grano d’incenso con il fumo profumato che sale verso l’alto come l’offerta di Abele.

preparando la pietra sacra

La consacrazione è sempre il vertice di tutto, lì avviene l’incontro reale tra cielo e terra, lí si vede che Dio ha accettato l’offerta di questo spazio che diventa davvero sacro per lui e per noi suoi figli. La Comunione, durata 20 minuti, sottolinea ancora di più che l’incontro si fa personale, Lui é qui per entrare nella mia vita.

Nel frattempo é tornato l’80% dell’audio per poter ascoltare il decreto ufficiale della Consacrazione: “Nell’anno settimo del Pontificato di Papa Benedetto XVI (...ultimo mese...), essendo Vescovo Santarsiero e ... parroco della Cattedrale Antonio Colombo!” Si entra nella storia.

I pensieri finali dei vari Vescovi sono pieni di gioia, scatenando spontanei e calorosi applausi. Che fatica fa il servizio d’ordine a scortare verso l’uscita il Cardinale Amigo e il Vescovo Santarsiero perché ognuno vuole esprimere loro grazie. Nel salone Paolo VI (il Papa che ha benedetta la prima pietra) entrano solo le autorità per il brindisi finale.

Nella mia memoria africana é rimbalzata la consacrazione della chiesa di Kafue in Zambia il 26 luglio 1981, una festa con stupendi colori di fede, di danze; due mucche erano state sacrificate per il banchetto con tutti i parrocchiani!

Papa Giovanni Paolo II

padrini delle campane

 

tutti felici

 

tre vescovi

audio in tilt

autorità schierate

braciere d'incenso

Notizie in breve

 

Natale alle spalle

 

Natale é bello in tutto il mondo. Ha un fascino unico che si assorbe da bambino e ti resta dentro con l’istinto di paragonare il “tuo” Natale con quelli degli “altri”. Vince sempre il tuo, chissà perché!

 

Natale 2012, con il presepe dei carcerati ricco di 450 animaletti sparsi in pianura e in montagna, ma sempre con lo sguardo verso la grotta.

 

Natale 2012, con una bimba cieca di sei anni che ha cantato dolcissime melodie natalizie in mezzo a 80 ragazzi disabili. Una piccola Andrea Boccelli da fare venire i brividi!

 

 

piccola Boccelli

 

Natale 2012, con il presepe vivente che percorre tutti i padiglioni dell’Ospedale Regionale per collocare un piccolo neonato nella culla tra lo stupore di tutti, compreso un vero asinello.

 

Natale 2012, con la Messa della notte alle 21, con Gesù Bambino che nasce sull’altare mentre le campane nuove suonano il melodioso – e qui sconosciuto – Tu scendi dalle stelle.

 

Natale 2012, con il tacchino peruviano e Santo Stefano con 23 persone della comunità missionaria italiana, con gnocchi alla parmigiana, panettone, gelato e anguria!

 

 

450 animaletti in cammino

 

Natale con amici

Natale con amici

Natale all'ospedale

Il gruppo soffre, siamo a meno 6

Da cinque mesi il nostro gruppo milanese sente la mancanza di padre Alberto Bruzzolo in Italia per ricevere attenzioni mediche. Giá due possibili date di ritorno sono svanite e i suoi parrocchiani davvero lo aspettano con ansia, pronti a preparargli una grandissima festa. Si sente che lo stimano e lo amano.

Da un mese sono rientrati Giovanni e Chiara, arrivati qua cinque anni fa con la piccolissima Benedetta. Al ritorno li accompagnano le altre due figlie, Irene e Silvia. La foto ricordo parla di gioia, almeno esteriore. Non ci sta al gioco Silvia di quattro mesi, piange come a dire che lei preferisce crescere qui, vuole conoscere e servire il paese in cui é nata! Tornerà?

 Hanno lasciato una scia di serenità e simpatia.  Il nuovo e felice parroco di Sayan, padre Vittorio Ferrari, saprà coltivare questa eredità.

 

saluto ai partenti

 

padre Vittorio Ferrari

Silvia in lacrime

Vacanze estive

 

Un gemellaggio diocesano Milano – Huacho ha favorito un “oratorio estivo” guidato da Massimo, sua moglie Pilar e con l’appoggio di Laura, coinvolgendo 150 bambini in tre settori dell’immensa parrocchia del Divino Maestro. La formula magica ha funzionato con la giornata conclusiva allo Stadio 70, finita con gavettoni d’acqua sotto un sole cocente.

Nella mia parrocchia della Cattedrale si é arrivati attorno al cento in tre gruppi. Scuola calcio vede 20 piccoli atleti, fieri con le magliette color verde oro brasilian. Il corso di italiano coinvolge tutte le mattine 36 ragazzi con grammatica, film di Maria Goretti, Pinocchio di Benigni, Papa Giovanni Paolo II, tanti canti e la ormai tradizionale tarantella. Il terzo gruppo di 50 alterna i non amati compiti con balli andini più digeribili.

Sotto il campanile, i bambini del mondo si trovano a loro agio.

         

 

piccolo Messi

 

 

accademia 70

 

 

 

scuola calcio

 

 

 

 

ballando siciliano

belle e brave!

mangiando per vincere

tarantella

Lunedì della Bibbia

Cammin facendo mi sono un po’ specializzato. La spinta iniziale me l’aveva data il Cardinale Saldarini fin dal 1990 a Cologno Monzese. “Antonio, non é necessario essere laureati per insegnare la Bibbia alla tua gente, ogni parroco può farlo”. La cadenza é di un ora e mezza alla settimana, era il giovedì a Milano Greco, il mercoledì a Seveso Altopiano e qui al lunedì sera dalle 20 alle 21.30.

 

Scelgo i capitoli più importanti e i personaggi di spicco a partire dalla creazione, toccando i Patriarchi, tutto il libro dell’Esodo, la figura di Giosuè nella terra promessa, i giudici Debora, Gedeone e Sansone, per incominciare quest’anno con Samuele, il profeta che ha unto re Saul e Davide.

 

Gli alunni, di differente età fino ai 75, arrivano con una Bibbia in mano, pronti a guardare alla lavagna e a gustare a puntate i film biblici dal classicissimo ‘ I Dieci Comandamenti´ a ‘Davide’, opera della RAI, doppiata in spagnolo.

 

Il numero oscilla dal 20 al 40, non mi lamento. Non ci sono registri, non ci sono esami, c’é solo voglia di Parola di Dio, anche “per affrontare” la concorrenza, a volte aggressiva, delle tante sette evangeliche.

 

Sacerdote “milanese”

 

Chi vuole fare una piccola ricerca, torni all’Onda numero 10 del novembre 2011 per rintracciare la foto del diacono Harvey in piazza Duomo a Milano. Aveva accompagnato il mio Vescovo, Mons. Santarsiero, all’entrata del Cardinale Scola, facendo anche un visita alla parrocchia di Greco. Il diacono era tornato impressionato dal ritmo pastorale milanese.

Da sabato 2 febbraio é sacerdote, il più giovane della Diocesi, ha 24 anni e 10 mesi.

 Auguri a te padre Harvey Yunior Colonia Marzano, senza dimenticare la tua sorellina di 8 anni che amorosamente ti asciugava il sudore durante la cerimonia stessa dell’Ordinazione. Ricordati di camminare in mezzo alla tua gente.

mio sangue

     

 sacerdote per sempre                           fratello Harvey

p. Harvey con la sorellina

Megaporto, mega-aeroporto e mega-terraporto

 

Altro che terzo mondo, Huacho é stato scelto per realizzare tutte e tre le “mega” parole. Il progetto era stato lanciato quattro anni fa, ma poi tutto sembrava finito nelle sabbie dello stesso deserto che promettevano di far fiorire la Baia Punta Salinas.

Ora tutto torna prepotentemente a galla con il Governo Regionale spalleggiato da un consorzio di impresari svizzeri, canadesi e italiani. Le cifre dell’investimento sono da capogiro, non riesco neanche a leggerle. Non ho partecipato alla presentazione, ma ho sentito che era di superlivello scientifico e con collegamenti in video conferenza con esperti disseminati in vari angoli del mondo. Hanno parlato anche di immensi giacimenti di petrolio al largo della nostra costa, senza sottovalutare le miniere d’oro dell’entroterra a pochi chilometri. Tutto visto dall’alto con i satelliti e già controllato con seri sondaggi sul posto.

Mi impegno ad andare a fondo del progetto per aggiornarvi in tempo reale, si tratta del futuro di Huacho, la mia città da più di cinque anni.

 

Baia Punta Salinas

 

megaporto da sognare

 

scia di luce

 

Papa, perché?

 

Da pochi giorni avevo assistito a un tramonto sull’Oceano, con il sole che inabissava a poco a poco, lasciando una scia luminosa, un cielo azzurro rosa per passare al “rosso di sera, bel tempo si spera”.

Lunedì 11 febbraio, le telefonate in stretta successione delle mie sorelle Rosy ed Ermanna mi coglievano nell’ultimo sonno. “Che é successo?” “Il Papa, il Papa rinuncia...” “Perché?”

Questo interrogativo me l’hanno poi fatto in tantissimi, sorpresi e addolorati. A poco a poco ho scoperto che la vera parola centrale non é “rinuncia” ma “servizio”.  “Per l’età avanzata e il calo del vigore non posso più servire adeguatamente la Chiesa di Dio”.

Grazie Papa, non ti ho mai visto da vicino, ma ci ha lasciato un bel regalo con l’anno della fede, parola brevissima in spagnolo, FE, che i carcerati di Huacho hanno collocato sopra la grotta di Betlemme al posto della stella cometa. Fin lì é arrivato il tuo messaggio, sapendo che la fede produce subito speranza anche per chi vede poco il sole.

Papa Benedetto, la tua campana continuerà a suonare dal campanile di Huacho, anche oltre il 28 febbraio, ti vogliamo bene.

 

Don Antonio Colombo

 

Huacho 24 febbraio 2013

 

PS. Il Papa nuovo potrebbe essere un mio compagno di Seminario. Lo inviterei subito in Perú.

 

  

rosso di sera

 

 

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