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Scintille 26 dal Perù

 Già scorre veloce l’anno 2010

Un Natale così così

Il mio terzo Natale non l’ho gustato. Sono ancora troppo italiano con le benedizioni delle case, le luminarie, la Messa di mezzanotte con la neve, tutte le Messe del giorno di  Natale ricche di presenze e di serenità, il lungo pranzo in famiglia, i regali, Santo Stefano fino alla Befana. 

Qui una bellissima Messa di Nochebuena alle ore 21, un pranzo con tacchino, il brindisi di mezzanotte con panettone e cioccolata calda, spari di mortaretti salutando il Bambino Gesù e poi musica e festa in famiglia fino alla sera del giorno di Natale. Le Chiese praticamente chiuse nel giorno di Natale, aprendole appena appena per una Messa – poco frequentata – verso sera. Nella Cattedrale si é tentato di seguire gli orari domenicali con vuoti impressionanti. Così, a mezzogiorno di Natale, ho celebrato la Messa più veloce della mia vita, in 20 secondi. Il tempo di salutare le cinque persone presenti con un cordiale “Andate in pace e Buon Natale!” Quattro di loro erano venute alla Messa della notte e la quinta si è detta pronta a tornare  per la Messa delle 18.30 che sarebbe stata solenne con il coro dei bambini.

 “Padre, stia tranquillo, questa è la nostra cultura e tradizione, le famiglie sono felicemente riunite, Gesù Bambino è nato anche in Perú!” Di questo non ho dubbi, vedendo anche le tante riunioni benefiche - caritative chiamate “cioccolattate” e i vivaci presepi in ogni angolo dei miei due ospedali, tanto da richiedere tre ore per benedirli tutti, mentre si illuminavano di gioia sia i volti dei medici che quelli dei pazienti gravi.

bacio del Bambino

festa natalizia

 

sorriso di Natale

   è Natale

è sempre Natale

due natali

Tempo di vacanze, tempo di mare

Il giorno di Natale dà  il via all’estate, al sole al mare e naturalmente alle vacanze scolastiche per quasi tre mesi. Sempre il Perú cammina in ritardo di sei ore nel fuso orario e sei mesi nel ritmo delle stagioni. La neve la si vede solo in televisione. Ne fa le spese anche Sant’ Antonio Abate circondato dal suo porcellino, qui non ha devoti e non si brucia nessun falò, c’è già un caldo naturale sui 26 gradi.  La parola “onomastico” qui non ha valore, difficile anche da spiegare perché tutto si concentra sul compleanno detto anche “giorno del santo”. Cosí  il mio 17 gennaio passa sotto silenzio  nonostante le telefonate dall’Italia.

 Personalmente ho concluso il mio primo anno da parroco, tentando di fare un bilancio che mi pare positivo, camminando in armonia con il gruppo dei sacerdoti e delle suore e naturalmente con il consiglio pastorale. Ne ho di strada da fare per conoscere le persone, le loro storie e i loro costumi. I numeri della statistica parlano di una parrocchia di circa 15.000 abitanti con 355 battesimi, 379 Prime Comunioni, 364 Cresime e 66 Matrimoni. Nell’archivio parrocchiale non esiste il libro per i defunti e l’unico dato certo è quello delle 49 Messe chiamate “corpo presente”nel giorno dei funerali. Anche questo è per me un piccolo mistero culturale vedendo poi la grande importanza data alle “Messe di dolore” del primo mese o dell’anniversario.

Preciso subito che i numeri così alti di Battesimi, Prime Comunioni e Cresime non sono confrontabili con una parrocchia milanese di 15.000 abitanti. La Cattedrale di Huacho ha un bacino di utenza molto più vasto delle sue quattro vie del centro e comprende anche scuole con migliaia di alunni.

Il bilancio economico con le offerte di  ogni Messa parla di un incremento che permette di chiudere in positivo la gestione ordinaria della parrocchia, lasciando pochissime possibilità alle spese straordinarie per completare la ricostruzione della Cattedrale dopo il terremoto del 1966.

vacanze estive a gennaio

 

che divertimento

godere nell'acqua

Finalmente conosco Padre Ugo del Mato Grosso

don Antonio, il Vescovo e don Ugo

 

Nella memoria degli anni lontani del 1966 – 1970 ci sono le raccolte giovanili di ferri vecchi, carta e stracci per i primi gruppi di appoggio alle Missioni, come Mani Tese, Mato Grosso, Cooperazione Internazionale o semplicemente le “Formiche” di Cerro Maggiore.  Qualcuno si era impegnato anche a partire seguendo i capi storici. Ricordo la mia compagna di quinta elementare Alba Usuelli di Casatenovo volata con il marito in Ecuador da padre Ugo, fondatore dell’Operazione Mato Grosso, nome scaturito dalla prima avventura in Brasile. Per anni ho sentito questo nome “padre Ugo” che ha segnato la vita di tantissimi giovani, richiamati dal suo tenace entusiasmo salesiano, trapiantato ora nelle montagne delle Ande del Perú. Varie volte ho desiderato poter visitare i suoi famosi Oratori o le scuole professionali di altissimo livello, ma il mio cuore non mi permette di salire fino ai 3000 metri.

E’ toccato a padre Ugo abbassarsi fino al livello del mare di Huacho per presentare un suo allievo all’ordinazione sacerdotale,  il 10 gennaio di questo anno. Alto, magro, con un cappello in testa tipo  ebreo osservante, occhi ben aperti e memoria lucidissima all’età di 85 anni. Incontrandolo mi presento semplicemente dicendo “Sono di Casatenovo, paese di Alba e…” velocissimo lui mi precede con il nome del marito “ … e di Mario e come se li ricordo. Quanti amici ho in  quel paesello della Brianza, non lontana dalla mia Valtellina!”

Il Sindaco Pedro Zurita Paz ha consegnato a lui le chiavi della città e una Medaglia al valore per il “suo incessante lavoro per la qualità della vita formando cittadini esemplari con la sua sensibilità, umiltà, bontà e generosità che resta uno stimolo per tutti noi”.

A controprova diretta di questo suo lavoro in profondità stava il novello sacerdote padre Miguel Angelo Minaya, cresciuto nella stessa casa di padre Ugo, e l’artistica pala dell’altare della Cattedrale, opera di gran pregio della sua Scuola di intaglio degli artigiani di don Bosco.

Anche il Vescovo si stava dilungando negli elogi, ma lui ha tagliato corto dicendo: “Eccellenza, sono quasi le due e la gente ha fame…”.

La Brianza continui ad appoggiare l’Operazione Mato Grosso, il capo se lo merita!

 

 

 

 

P. Ugo con la medaglia ricevuta dal Sindaco di Huacho

 

don Daniele al porto di Huacho

presto sacerdoti

 

Notizie brevi
  • Regali utili

 Famiglie amiche mi hanno fatto arrivare dei preziosi regali di Natale in euro. Tempo per cambiarli in dollari e poi nella moneta locale “ sol” e farli trasformare in utilissimi regali divisi sempre così: 50% per attività religiose e 50% per impegni sociali. Nel primo campo ci sono microfoni, proiettori, calici, stampa;  nel secondo il sostegno continuo a due mense popolari, un doposcuola per bambini, attività sportive e contributi per spese mediche. L’ultimo dono è quello di un televisore a colori di 32 pollici con tutto l’annesso per leggere DVD per la sala di ricreazione del reparto di pediatria dell’Ospedale Regionale. Non ho ancora la foto perché il dono sta percorrendo lentamente le strade burocratiche per l’inventario.

  •  Matrimonio di Massimo

Dalla Brianza di Vimercate con tutto l’entusiasmo giovanile Massimo Merli è arrivato qua con me due anni fa. Da laico con grande esperienza negli oratori si è immerso nelle attività giovanili e in tante altre a livello sociale diretto. Suo pezzo forte è la “colazione della domenica mattina” tra le aride colline che circondano Huacho. Si parla di 300 cioccolate calde distribuite con un sorriso.

Qui ha incontrato Pilar, la ragazza che ora è sua sposa dal 9 gennaio. Per il matrimonio è arrivato suo papà Luca da Velasca e il suo parroco don Daniele, ora missionario in Brasile. L’amore fa muovere le montagne. La cronaca della giornata e le sue bellissime foto si trovano sul sito www.huacho.info e su http://picasaweb.google.com/donambro/MatrimonioMassimoPilar#.

 Nella cornice del banchetto di nozze Massimo ha ballato con Pilar il valzer “Danubio Blu”, che qui ha assunto un valore speciale, quasi la controfirma allegra del rito religioso del matrimonio stesso.

la gioia di Massimo e Pilar

 

 la nuova famiglia

Personalmente ho gustato la presenza di don Daniele, sacerdote di Casatenovo Brianza dal 1982; io ero presente alla sua Prima Messa. Ora sta studiando il portoghese nella caldissima amazzonia brasiliana. Lo vedo felice e pronto per la nuova avventura apostolica.

due casatesi in Perù

 la famiglia del nuovo sacerdote

  • Tensioni sociali non mancano

Il terremoto di Haiti qui ha fatto rivivere le medesime scene di dolore, con tante persone che risentono nel sangue le antiche scosse del 1966, del 1970 o le più recenti dell’agosto 2007.

Per questo è  scattata la solidarietà.

Non cessano però le scosse sociali interne con tensioni drammatiche. Un esperto dice che sono 150 i conflitti in corso qui in Perú. Non ho possibilità di verificare, ma certo mi ha fatto impressione incontrare in Ospedale un giovane ferito grave in vari punti del corpo, sempre per la “guerra dello zucchero” che da otto  mesi tormenta la zona, senza spiragli di pace.

Tempo di sole, tempo di mare, tempo di una settimana di ritiro spirituale con tutti i 40 sacerdoti della Diocesi. Il Vescovo ha scelto una casa proprio sulla spiaggia per i primi di febbraio, dopo quei giorni che in Italia chiamavano i “giorni della merla”.

C’è ancora il freddo dalle vostre parti?

Godo buona salute e ricordo tutti nella Santa Messa.

 

Don Antonio Colombo

Huacho 27 gennaio 2010

 

  •   Nuovi sacerdoti

Saranno un totale di quattro le ordinazioni sacerdotali per la Diocesi in questo anno 2010, mentre sta crescendo il numero dei seminaristi già in filosofia e teologia.

Il primo è stato padre Miguel Angel, accompagnato dai suoi genitori e da cinque sorelle. Non so quanti dei miei “lettori” hanno avuto la gioia di partecipare a una Ordinazione Sacerdotale. Beh, ne vale la pena, è un rito lento, solenne e anche drammatico. Basta guardare il volto del giovane, così teso all’inizio e così raggiante alla fine. Non si guarda l’orologio, si gusta il tutto nella ricchezza di una Chiesa Cattolica viva che trova sempre sul suo cammino giovani che la vogliono amare e servire. Il dialogo principale è soprattutto tra il Vescovo e il candidato, ma hanno spazio anche i sacerdoti amici che pongono le loro mani – tremanti – sul giovane e poi lo abbracciano con calore.

Ognuno poi ritorna al momento della sua “nascita”, nel Duomo di Milano di 45 anni fa.

sei sacerdote 

padre Miguel con la mamma

prima messa

mi rialzerò

prove di ballo

matrimonio

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