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SPIGOLATURE N. 9

Maggio e Giugno

Maggio 2012

 

Primo Maggio Festa dei Lavoratori

In Mozambico le Giornate Internazionali sono eventi molto partecipate, sono vere feste popolari. Un esempio é il 1º maggio, Festa dei Lavoratori.

 

Fin dal mattino, le città e le sedi dei distretti si animano, per prepararsi alla sfilata, che assume la connotazione di una sfilata a concorso per la migliore rappresentazione del proprio settore di lavoro.

Partecipano alla manifestazione i lavoratori delle imprese agricole delle piantagioni del tabacco, del cotone e aziende private che sfoggiano i loro trattori;

 

 

anche la sanità partecipa

 

fa sfoggio di sé il personale sanitario, i maestri, su un camion, danno lezioni; i prestinai simulano l’impasto del pane. Mi riferiscono che a Nampula si fa dimostrazione di come si fabbrica la birra... Una vera festa dei lavoratori.

 

polenta per tutti

donne agricoltore

festa dei lavoratori a Mecanhelas

2 maggio Benedizioni case…

La benedizione delle case è iniziata, nel dopo pasqua, ma si è protratta per un mesetto. La cosa più curiosa è che il sacerdote partiva alla chetichella, con due animatori, qualche volta neppure insieme perchè si davano appuntamento in un certo un rione o presso una famiglia, ma tornavano in parrocchia accompagnati da “carovanieri” che si offrivano spontaneamente per  caricare i doni in natura che le famiglie davano: granoturco, manioca, frutta, uova, qualche gallinella... e naturalmente con i carovanieri, uno stuolo di ragazzetti e bambini che dopo aver ricevuto la benedizione in famiglia, seguivano la “processione” e facevano da guida per raggiungere tutte le famiglie cristiane-cattoliche. A Maua non ci sono quartieri cattolici o mussulmani o evangelici oppure di religione tradizionale... Ogni quartiere ha famiglie di ogni religione che si trovano a volte anche a buone distanze una dall’altra. Maua è zona rurale.

 

 
 

tornando da scuola

 

4 maggio ... che dolore!

Come ogni mattina, anche se ora siamo in inverno ed è buio, alle 5 in punto mi avvio verso la chiesa che è a dieci minuti a piedi, attraverso una strada sconnessa, anche se a due corsie.

Come sempre al venerdì, il parroco, Padre Giuseppe Frizzi, va in moto a celebrare alla missione che si trova a 10 chilometri ed é dedicata al Sacro Cuore di Gesù.

Essendo in senso inverso, viaggiava sull’altra corsia.  Con mia sorpresa, vedo che, vedendomi, fa manovra e si porta sulla mia corsia.

 

E lì nel buio di quel mattino, ricevo la notizia: ieri sera alle 21 a  Maputo, nella casa parrocchiale di Liqueleva, è stato assassinato, durante una rapina, Padre Valentim, Missionario della Consolata, mozambicano! Aveva lavorato cinque anni anche qui a Maua, prima di partire per il Congo dove ha lavorato diversi anni.

Aveva 48 anni di età, di cui 17 di Professione Religiosa e 12 di Sacerdozio.

P. Valentim Eduardo Camale IMC

i funerali di P. Valentim

Case fatte... in case

A maggio, la stagione delle piogge è un ricordo passato e una speranza lontana. Tra le attività intense di questo e dei mesi seguenti, vi è quella di “riparare” i danni delle piogge torrenziali. Lungo le strade sterrate, ed anche quelle asfaltate, i “lavori in corso” sono di rito, con grande soddisfazione degli autisti che per mesi hanno sudato nel percorrere strade più simili al greto di torrenti.

Di restauro hanno bisogno scuole e case di argilla con tetto di paglia, queste ultime in modo speciale. Per questo, spesso il “compito” degli scolari è quello di presentarsi a scuola con un fascio di tegole… ecologiche,  ossia di erba secca (qui l’erba raggiunge i due metri di altezza), per rifare i tetti delle scuole.

Vivace anche la costruzione di nuove capanne, che in lingua locale si dice: “legare”, e non costruire una abitazione, perchè si basa sull’arte di legare far loro i pali e le travi che costituiscono l’intelaiatura di sostegno all’argilla che funge da mattone e cemento, e alla copertura del tetto.

Ma... c’è un novità che emerge: presso molte case tradizionale si incontrano piccoli forni di mattoni “veri”, che stanno cuocendo, o che furono “cotti” al forno  l’anno scorso, per costruire, piano piano piccole case in muratura: CASE FATTE IN CASA

 

bimbi di Maua

Fiamme di Pentecoste!

 

Nel mese di maggio in Mozambico fioriscono le  “Fiamme di Pentecoste”, che sono le nostre “Stelle di Natale”. E sì perché si sta andando verso il pieno inverno...

   

fiamme di Pentecoste a  Maua

Giugno 2012

 

Giugno per i Missionari e le Missionarie della Consolata é un mese speciale, perché in questo mese celebriamo la Festa della Consolata, la “nostra” Madonna o come la chiamava il nostro Fondatore, la “nostra mamma tenerissima”, la vera Fondatrice del nostro Istituto.

A questa festa  ci prepariamo con fervore coinvolgendo tutta la Comunità cristiana che durante tutto il mese canta con fervore “Ave, Ave Mãe Consolata”. 

16 giugno 2012

 

Oggi é la Giornata Nazionale del Bambino

Inizia con la sfilata, continua con la deposizione dei fiori al monumento degli eroi, si prolunga con giochi, danze e concorsi sotto gli alberi e termina com la mostra mercato dei lavori eseguiti dai bambini.

Sono fra gli invitati d’onore con il titolo di “Zia” la “Piccola mamma”, nella lingua locale, un merito che non credo di avere, perché da poco mi trovo a Maúa, ma lo accolgo con gioia e partecipo così alla festa dal mattino alla sera..., scattando soprattutto fotografie.

 

 

sfilata bambini

 

 

il sindaco e la direttrice scolastica

 

stiamo scavando pozzi...

 

 

futuri atleti

 

 

salto in alto

 

bambini acrobati                   pronta per la festa

 

20 giugno Festa della Consolata

 

Dopo la Messa solenne, l’equipe missionaria é invitata a presentarsi all’altare per ricevere l’omaggio dei fedeli. Siamo quattro suore: Maria Gregoria, brasiliana, Caritas, Silveria e Dalmazia, italiane con tre padri Frizzi, italiano, Michel, congolese, Edilberto, colombiano. Dopo il battimano, ci viene spontaneo cantare in italiano:

“O Consolata, madre d’amor...”

è festa

Un altro grandissimo dolore

 

Come un fulmine a ciel sereno, ci giunge la notizia che padre Jacinto Omar, Missionario della Consolata, divenuto sacerdote nel settembre 2011. Mozambicano di Massangulo, 34 anni, in seguito è gravissimo per un coma irreversibile!

Faccio fatica a credere. Padre Jacinto era stato mio alunno nel Seminario interdiocesano di Nampula, e, nell’ottobre scorso, avevo avuto la gioia di assistere ad una delle sue prime Sante Messe.

La notizia ci é giunta dal Tanzania dove da pochi mesi era missionario....

15 giorni dopo mi raggiunge una mail dal Tanzania, è suor Floriana Ucela, mozambicana, che mi scrive:

Carissima, padre Jacinto ci ha lasciato, in meno di due settimane di malattia… Non abbiamo neppure avuto il tempo di darci ragione di quanto accadeva, nem tivemos tempo a dar-nos conta do que se passa!

Una cosa è certa: padre Jacinto, in meno di un anno di sacerdozio, ha dimostrato di essere

un Uomo di Dio che trasmetteva l’amore di Dio e la bellezza del “sacerdozio” al nostro popolo. La Chiesa mozambicana ha mille ragioni per sentirsi orgogliosa: fu molto ben rappresentata nella persona di padre Jacinto, come Missionario della Consolata. I fedeli di Kigamboni ancora non si conformano alla sua assenza dovuta ad una morte cosí repentina. Dio aiuti la famiglia di padre Jacinto, in questo, doloroso momento, e la Mamma Consolata sia per tutti veramente Consolatrice e ci benedica con nuove vocazioni missionarie.   sr Floriana

 

 

suor Dalmazia Colombo

 

 

Maùa, 30 giugno 2012

Mons. Inacio e Lerma IMC

 

 

bimbi in festa

 

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